La parità di genere

La parità non può aspettare

Parità e priorità, la consapevolezza

 

La parità di genere

Sensibilizzare e creare consapevolezza sul tema del gender gap

È on air da qualche giorno la nuova campagna istituzionale ‘La parità non può aspettare’ lanciata da TIM. L’iniziativa diventa un manifesto anche per noi di Bollino Rosa nelle politiche di sensibilizzare e creare consapevolezza sul tema del gender gap.

In Italia “La parità di genere sarà raggiunta solo nel 2155

Dal gap salariale alla copertura mediatica degli sport femminili; dalla cultura della leadership all’occupazione delle donne nei settori tecnologici, solo nel 2155 si raggiungerà la parità di genere. Occorre necessità di accelerare il cambiamento, è necessario mettersi ‘in connessione per superare gli stereotipi, offrire opportunità alle donne e contrastare la violenza di genere.
Una serie di azioni concrete da TIM, un’azienda all’avanguardia nell’ innovazione e nei servizi e deve essere all’avanguardia anche sul piano sociale e ambientale. Noi di Bollino Rosa continueremo a pubblicare ogni azione, messaggio, su cui riflettere e che ci proietti al cambiamento.

TIM si è già mossa in questa direzione con una serie di azioni concrete.

Come ‘Women Plus’, l’App che supporta le donne nella ricerca del lavoro e nei percorsi di carriera. La soluzione, che ha avuto il patrocinio della Commissione Europea, nasce dall’esperienza di ‘Mulheres Positivas’ – il progetto che TIM ha sostenuto in Brasile insieme all’imprenditrice Fabi Saad – e mette a disposizione in un unico sistema numerose posizioni aperte, grazie a strumenti di matching tra le loro competenze e il lavoro disponibili, ma anche mentoring, formazione e talk ispirazionali.

I punti vendita TIM presenti su tutto il territorio nazionale sono diventati ‘Punti Viola’, ovvero ‘luoghi sicuri’ grazie alla collaborazione con l’associazione no profit ‘DonneXStrada’. Gli addetti alla vendita hanno seguito percorsi di formazione e sensibilizzazione, con il supporto di esperti legali e psicologi, per essere pronti ad accogliere eventuali vittime o testimoni di molestie o violenze e intervenire correttamente.

Women Plus

Nel corso del prossimo anno, inoltre, saranno installate le prime cabine digitali che prevedono anche un tasto dedicato al primo soccorso, denominato ‘Women Plus’ che permetterà di richiedere supporto in tempo reale ad un operatore in situazioni di potenziale pericolo. Si tratta di una funzionalità a forte valenza sociale che mette a disposizione della collettività uno strumento di contrasto agli episodi di violenza e microcriminalità.

donne in impresa

Le aziende guidate da donne

Molti ancora gli ostacoli per le imprenditrici, crescita costante per le aziende guidate da donne

La perenne crisi economica in Italia non scoraggia le donne, che negli ultimi decenni hanno affermato la vocazione di imprenditrici.

In un’Italia dove il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi in Europa e in cui, alla limitata partecipazione delle donne al mercato del lavoro, si associa una scarsa presenza ai posti di comando, la componente dell’imprenditoria rosasi dimostra una preziosa risorsa per garantire un importante contributo al coinvolgimento delle donne alla vita economica del paese.

Le istituzioni e le aziende guidate da donne

Sono ancora molti gli ostacoli che limitano le donne nell’esprimere la propria creatività e professionalità nel mondo del lavoro, nell’imprenditoria. Bollino Rosa, un premio, riconoscimento alle imprese, alle iniziative, alle individualità al femminile. Alle istituzioni spetta di mettere in campo interventi volti al sostegno delle migliaia di donne imprenditrici e a quante vogliono intraprendere questo percorso.

i processi di recruiting

Obbligo di fornire la RAL negli annunci di lavoro o prima del colloquio

Indicare la retribuzione negli annunci di lavoro sarà (forse anche in Italia) obbligatoria.

Il Parlamento Europeo la settimana scorsa ha votato a favore della direttiva che introduce le misure di trasparenza salariale volte a rafforzare l’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne.

i processi di recruiting

Tra questi, l’articolo 5 riguarda direttamente i processi di recruiting:
– Articolo 5  Trasparenza retributiva prima dell’assunzione

1. I candidati ad un posto di lavoro hanno il diritto di ricevere dal potenziale datore di lavoro informazioni sul livello retributivo iniziale o sulla relativa fascia da attribuire alla posizione in questione, sulla base di criteri oggettivi e neutri sotto il profilo di genere. Tali informazioni sono indicate nell’avviso di posto vacante pubblicato o altrimenti fornite al candidato prima del colloquio di lavoro, senza che egli debba richiederle.

2. Il datore di lavoro non può chiedere ai candidati informazioni sulle retribuzioni percepite nei precedenti rapporti di lavoro, né oralmente né per iscritto, né personalmente né tramite un suo rappresentante.

Obbligo di fornire la RAL

I paesi membri hanno 3 anni a disposizione per implementare la direttiva nelle leggi nazionali. Comunque, niente vieta alle aziende a prepararsi in anticipo, e cominciare applicare principi di trasparenza ancora prima che la legge glielo richieda.

Fondo impresa femminile, decreto, scadenze, domande, FAQ.

Fondo impresa femminile, decreto, scadenze, domande, FAQ.

misura di sostegno all’impresa femminile

Fondo impresa femminile.
Presentata il 26 aprile dal Ministero dello Sviluppo Economico la misura di sostegno all’impresa femminile che prevede contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per nuove o esistenti imprese: innovazione industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, servizi, commercio e turismo.
La misura stanzia 200 milioni di euro e si rivolge a imprese femminili di qualsiasi dimensione, già costituite o di nuova costituzione: cooperative con 60% donne, società di capitale due terzi donne, imprese individuali e lavoratrici autonome.

In dettaglio il fondo impresa femminile

In dettaglio finanzia, progetti, da realizzarsi entro 24 mesi con la possibilità anche di richiedere tutoraggio e voucher per servizi di marketing, tramite le seguenti modalità:
nuova impresa o con meno di 12 mesi:

contributo a fondo fino all’80% per progetti fino a 100 mila euro, massimale sostegno di 50 mila euro; contributo fino al 50% e massimale 125mila euro per progetti fino a 250mila euro;

impresa sopra i 12 mesi:
progetti d’investimento fino a 400 mila euro tramite contributi a fondo perduto e finanziamenti fino all’80% delle spese ammissibili, massimale 320 mila euro.

Domande a sportello online su Invitalia (qui anche testi, documenti e FAQ).

Per le nuove imprese invio dalle ore 10.00 del 19 maggio 2022 e compilazione aperta dal 5 maggio, per le imprese esistenti invio dalle 10.00 del 7 giugno e compilazione dal 24 maggio.

Violenza e molestie sul lavoro

Violenza e molestie sul lavoro – Convenzione Ilo n.190

L’Italia ha concluso definitivamente il percorso di ratifica della Convenzione Ilo n.190 sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro. A darne notizia l’Ilo e il Ministero del Lavoro, a margine di un incontro che si è tenuto a Roma il 29 ottobre tra il ministro del Lavoro Orlando e direttore generale Ilo Guy Reader.

Italia completa ratifica

L’Italia è il secondo Paese europeo che ne ha concluso la ratifica, il primo è la Grecia, il nono nel mondo.

L’incontro segna l’adesione completa dell’Italia ai dettami della Convenzione n.190 ed è successivo all’approvazione della legge di ratifica dello scorso gennaio. Legge n.4 del 15 gennaio 2021.

La Convenzione è in vigore dal 25 giugno 2021, è stata adottata da Ilo nel giugno 2019 e affianca la R206 – Raccomandazione sulla violenza e sulle molestie, 2019.

Si tratta della prima norma internazionale per la lotta alla violenza e alle molestie sul lavoro, al contrasto e alla prevenzione di comportamenti inaccettabili, dannosi a livello fisico e psicologico, in ogni settore lavorativo, nel pubblico come nel privato.

I commenti della politica

Richiede interventi che coinvolgano l’intero mondo del lavoro, dalle istituzioni alle imprese, prevenzione, informazione e formazione. “La Convenzione detta la prima definizione riconosciuta a livello internazionale di violenza e molestie legate al lavoro, includendo la violenza e le molestie basate sul genere”.

Così il ministro del Lavoro Orlando: “Un importante passo in avanti per un mondo del lavoro sano e sicuro, inclusivo, libero da violenza e molestie per tutti coloro che in qualsiasi modo vi operano, e in particolare dei soggetti più vulnerabili. Questo anche in una chiave di genere, per consentire a tutti indistintamente di contribuire allo sviluppo delle nostre società”.

Violenza e molestie sul lavoro: Il testo completo